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Ascensori e disabilità: il punto della situazione.

L’Italia ha una lunga storia di legislazione sugli ascensori e sui diritti delle persone con disabilità. La prima legge è stata emanata nel 1975, seguita da una seconda due anni dopo. La terza legge è stata emanata nel 1989 ed è tuttora in vigore.

La normativa attualmente di riferimento per l’installazione degli ascensori per disabili è Il DM 236/89 – Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la vistabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche

Con queste leggi si è cercato di rendere migliore la qualità della vita delle persone con disabilità negli spazi pubblici.
Tra le regole previste, il fatto che gli edifici abbiano almeno un ascensore per piano e che si trovi vicino a un’uscita d’emergenza.

C’è ancora molto da fare!

Nonostante i notevoli progressi fatti, in Italia i 7 milioni di persone con disabilità hanno ancora molte difficoltà a usufruire dei servizi.
Parliamo di persone in sedia a rotelle o che si servono di dispositivi atti a migliorare la mobilità, persone che hanno bisogno di assistenza per camminare, persone non vedenti o ipovedenti.

Al momento, i problemi più rilevanti per chi ha difficoltà motorie sono:

  • Mancanza di rampe per ascensori privati

  • Ubicazione dell’ascensore che rende impossibile l’accesso

  • Assenza di indicazioni leggibili per i non vedenti o ipovedenti sui pulsanti e sui numeri di piano

  • Impossibilità di accesso con sedia a rotelle

  • Assenza di pulsante per chiamate d’emergenza

Come dev’essere un ascensore a norma?

In caso di edifici storici o comunque di vecchia costruzione, ove si renda necessario l’adeguamento dell’ascensore, sono previste le seguenti misure minime :

  • 1,20 m di profondità in cabina

  • 0,80 m di larghezza in cabina

  • 0,75 m del vano di apertura porta (posizionata sul lato corto)

  • 1,40 m x 1,40 m di piattaforma sul pianerottolo di distribuzione, di fronte alla porta dell’ascensore

Se si tratta di edifici nuovi residenziali, sono previste le seguenti misure minime :

  • 1,30 m di profondità in cabina

  • 0,95 m di larghezza in cabina

  • 0,80 m del vano di apertura porta (posizionata sul lato corto)

  • 1,50 m x 1,50 m di piattaforma sul pianerottolo di distribuzione, di fronte alla porta dell’ascensore


Se si tratta di edifici nuovi non residenziali, oppure edifice pubblici invece, sono previste le seguenti misure minime :

  • 1,40 m di profondità in cabina

  • 1,10 m di larghezza in cabina

  • 0,80 m del vano di apertura porta (posizionata sul lato corto)

  • 1,50 m x 1,50 m di piattaforma sul pianerottolo di distribuzione, di fronte alla porta dell’ascensore

Inoltre, nel progetto di adeguamento si dovrà tenere conto dei tempi di apertura e chiusura porte, per permettere a chi si muove più lentamente di avere il tempo per accedere o uscire dall’ascensore in sicurezza.
Infine, è cruciale che il pulsante di richiesta intervento del telesoccorso telefonico, pulsante di emergenza e pulsanti dei piani si trovino ad un’altezza tale da renderli facilmente raggiungibili anche a chi si trovi in sedia a rotelle.


In conclusione

In quanto alternativa alle scale, di solito off-limits per chi ha disabilità, gli ascensori sono importantissimi per risolvere il problema delle barriere architettoniche, ma spesso si tratta di impianti vecchi e non adeguati alle esigenze di chi ha difficoltà motorie.

Purtroppo, infatti, la maggior parte degli edifici, in Italia, risale a prima dell’entrata in vigore delle leggi di cui sopra, e quindi sono ancora presenti barriere architettoniche, come per esempio porte troppo strette e spesso ad apertura e chiusura manuale, cabina troppo piccola o con poca profondità, che rendono impossibile l’accesso con apparecchiature che facilitano il movimento, come tutor o sedie a ruote.

Questo problema, già grave negli edifici privati, diventa ancor più rilevante quando si parla di edifici come scuole e ospedali, situazioni in cui la mancanza di rampe e facilitazioni rende davvero difficile la fruizione dei servizi.

Etruria Ascensori ha profondamente a cuore il tema della disabilità, e mette a disposizione il suo team di esperti per risolvere ogni tipo di problematiche in modo da rendere sempre più semplice la fruizione degli ascensori anche per chi ha problematiche di tipo motorio, visivo o altro.

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